Digital Marketing

Retargeting o Remarketing? Due lettere che fanno la differenza

Oggi i marketer digitali hanno a disposizione strumenti molto sofisticati per raggiungere i propri target attuali e potenziali. Di questi, due sono oggi fondamentali da conoscere: il retargeting e il remarketing.

Angelo Antonio Annibaldis

Pubblicato il 26 Luglio 2016

Oggi i marketer digitali hanno a disposizione strumenti molto sofisticati per raggiungere i propri target attuali e potenziali. Di questi, due sono oggi fondamentali da conoscere e utilizzare anche se spesso confusi o ritenuti similari: il retargeting e il remarketing.

In sostanza, entrambi rientrano nelle attività che consentono di recuperare gli utenti – e soprattutto il loro interesse – che hanno visitato delle pagine di un sito senza generare lead, basandosi sulla stessa tecnologia che prevede l’inserimento di codici di tracciamento (cookies) nel browser dell’utente quando atterrano su un sito o una landing page.
In questo modo ad esempio gli annunci di Google AdWords inerenti i prodotti consultati potranno essere visualizzati anche in seguito da quell’utente, mentre naviga su altri siti affiliati ed eventualmente, se li clicca, riportarlo alla pagina di quel prodotto.

 Il retargeting consente solo di raggiungere quegli individui che hanno già visitato il sito o una pagina specifica senza sapere nulla di più su di loro, quindi includere anche essere persone non interessate al prodotto checontinueranno a ignorare l’annuncio.

Il remarketing si rivolge invece a chi non solo visita il sito, ma anche a chi è più probabilmente interessato al prodotto utilizzando un ulteriore livello di informazioni. I dati che già abbiamo sui prospect (le informazioni che già condividono) permettono di rivolgersi solo a quanti esprimono un reale interesse o hanno bisogno del prodotto/servizio.

Grazie al remarketing è quindi possibile legare l’interesse del potenziale cliente alle informazioni che già si possiede su di lui, evitando così di far arrivare i propri annunci a chiunque. Ad esempio, un rivenditore di servizi immobiliari può identificare le keyword associate nelle ricerche dagli utenti quando cercano sul motore di ricerca da poter associare al proprio annuncio. Una volta che il browser abilitato con i cookie è abbinato ad una delle parole chiave individuate, gli annunci e i banner legati all’offerta del negozio inizieranno a uscire come risultati delle ricerche.

Questo porta a raggiungere i prospect che hanno già espresso il loro interesse, aumentando le possibilità di ottenere conversioni. Retargeting e remarketing devono insomma avere entrambi un posto in una strategia digitale equilibrata e possono essere utilizzati per completarsi a vicenda.