Creazione e-commerce

Aprire un E-commerce, 7 requisiti da valutare

Secondo gli ultimi dati il 2016 vede crescere del 17% il mercato eCommerce B2C, che raggiunge un volume di 19,3 miliardi di euro. Ma quali sono gli accorgimenti e i requisiti da valutare prima di aprire il proprio canale di vendita online?

Angelo Antonio Annibaldis

Pubblicato il 1 Luglio 2016
Decolla anche in Italia il commercio online: secondo gli ultimi dati il 2016 vede finora crescere del 17% il mercato eCommerce B2C, che raggiunge così un volume di 19,3 miliardi di euro, portando finalmente il nostro Paese più vicino alle quote di penetrazione di quelli più avanzati nella digitalizzazione.
 
Sempre più aziende scelgono di aprire questo canale, che da opportunità facoltativa è diventata oggi una scelta quasi obbligata per ampliare le possibilità di business.
Avviare un canale di vendita è comunque un processo impegnativo e oneroso, da valutare attentamente sia nel contesto di mercato sia dal punto di vista tecnico, scegliendo opportunamente gli strumenti e gli aspetti strategici.
 
Concentriamo qui l’analisi su questi ultimi con alcuni consigli utili:
 
1- Accessibilità e usabilità: se chiarezza e facilità d’uso sono i pilastri dei siti tradizionali, nell’e-commerce diventano fondamentali perché le visite ottengano più conversioni (o vendite) possibile. Il sito dovrà quindi avere titoli esplicativi e sezioni in evidenza che orientino subito l’utente meno esperto verso il prodotto che più gli interessa,.
 
2 – Visual: un aspetto grafico ben curato che integri le descrizioni con immagini di qualità e dettagli ben definiti è un ingrediente irrinunciabile per presentare al meglio i prodotti in vendita. Più che all’estetica in sé, deve servire a colmare il più possibile il gap tra virtuale e reale, aiutando i clienti a capire esattamente cosa stanno acquistando.
 
3 –  Percorso veloce: ossia ridurre al massimo il numero di passaggi intermedi che precedono il carrello, facendo capire in ogni momento il punto in cui si trova con una barra di progressione posta bene in evidemza. Più il processo sarà breve più sarà facile concludere transazioni.
 
4   Metodi di pagamento: Per favorire ad un numero maggiore di utenti è importante rendere possibile il pagamento con diversi mezzi: contrassegno, circuito Paypal, carta di credito e bonifico bancario sono i principali canali di pagamento che non devono mancare.
 
5 – Sicurezza: anche se la percentuale di e-shoppers sta crescendo, molti potenziali clienti sono ancora diffidenti rispetto alla sicurezza delle transazioni. E’ importante quindi aiutare a superare questa “barriera all’ingresso” fornendo tutti gli indicatori che certificano l’affidabilità del sito e una documentazione sulle condizioni di vendita chiara ed esaustiva.
 
6 – Customer Care: trascurare questo aspetto è uno degli errori più comuni, la gestione della clientela è il fattore cruciale di ogni buon commercio, creando fiducia e fidelizzazione. Nella Rete questo è ancora più vero, mancando qualsiasi altro rapporto diretto con il prodotto, il fattore umano resta irrinunciabile qualora gli utenti necessitino di aiuto, che sia un suggerimento per l’acquisto o un reclamo a cui rispondere. Per questo è importante prevedere delle risorse competenti e preparate, capaci di relazionarsi con il pubblico in qualsiasi situazione, rendendole disponibili sempre tramite gli strumenti più evoluti del web: email, chat e social network.
 
7 – Campagne: l’ultimo ma non meno importante aspetto da valutare sono le campagne che serviranno a promuovere l’e-commerce in Rete. Questa parte richiede di pensare sia al budget che vuoi dedicare alle campagne attivabili con Google e sui canali Social sia a quali strategie attuare internamente per far crescere credibilità e popolarità del tuo commercio online.