Social media Ads

Facebook sperimenta i Lead Ads: e voi siete pronti?

Recentemente Facebook ha iniziato a testare un nuovo formato pubblicitario che consente di realizzare campagne di lead generation in soli 2 clic. Non lo sapevate? Scoprite di più!

Federica Fasoli

Pubblicato il 13 Agosto 2015

Tap, Tap, Done“, recita lo slogan di lancio.

Recentemente Facebook ha iniziato a testare un nuovo formato pubblicitario che consente di realizzare campagne di lead generation in soli 2 clic.

Come funzionerà? Semplice: acquisendo informazioni che l’utente ha già comunicato a Facebook, come l’indirizzo email. Ciò eviterebbe di rimbalzare l’utente su un sito esterno e richiedere di compilare eventuali form.

 Proviamo a valutarne insieme pro e contro.

 Vantaggi:

  •  Per l’appunto, niente più form da compilare, step che spesso fa perdere potenziali clienti.
  •  Basta landing page, punto debole di molte campagne marketing. Fatte male, lente, piene di call to action alienanti, con informazioni scarse o al contrario sovrabbondanti, a volte se ne vedono davvero di tutti i colori.
  • Tracking e profilazione integrata: potrebbe essere più semplice acquisire altre informazioni tramite un settaggio delle ads.
  • Agevolare i siti che richiedono iscrizione: potrebbe essere il passo intermedio tra il non avere il contatto di un potenziale cliente e il convincerlo a compilare decine di campi.

 Perplessità:

  • Trattamento dei dati e privacy: nessuna violazione, garantisce Facebook. Sicuramente sarà l’utente a dare il consenso alla trasmissione dei propri dati cliccando “invia” e sarà necessario predisporre nella pagina una precisa spiegazione della privacy policy. Ma basterà?
  • Spesso l’email di Facebook è diversa da quella abituale: non tutti utilizzano infatti la loro e-mail abituale per il login sui social network. Potremmo quindi trovarci ad acquisire e-mail inutili perché consultate raramente o per nulla.
  • Branding awareness: la nuova landing page avrà sicuramente una grafica semplice e poco personalizzabile, il che potrebbe essere un grosso limite per le aziende che puntano molto sulla coerenza con l’immagine del brand e sulla comunicazione.
  • Non sappiamo ancora se questo nuovo settaggio potrebbe far lievitare i costi delle ads.
  • Iscrizioni poco ponderate: solitamente ci addentriamo nella lunga compilazione di un form solo se siamo realmente interessati a quel servizio. Questo fa si che quell’iscrizione abbia un valore reale, soprattutto in termini di potenziali contatti. Se al contrario basterà un clic per iscriversi, molti utenti potrebbero farlo con leggerezza, senza essere realmente propensi ad usufruire di quel prodotto o servizio.In altre parole, è molto probabile che questi contatti diano una minore percentuale di conversione futura.
  • Inoltre, sempre per questo principio, possiamo ipotizzare che chi riceverà via e-mail le nostre notizie sarà molto più propenso a disiscriversi, proprio perché magari non si ricorderà nemmeno di essersi iscritto!
  • Infine, il rischio spam è dietro l’angolo. L’occasione è effettivamente ghiotta per gli spammer professionisti, che potrebbero invaderci di campagne con fini poco ortodossi. Inoltre, va considerato che con queste ads probabilmente gli utenti inizieranno a ricevere un numero di e-mail promozionali maggiore della norma.

 Insomma, c’è tanta curiosità attorno a questa novità di casa Facebook.

Sicuramente le lead ads rappresenteranno una modalità rapida e meno invasiva per raggiungere potenziali clienti interessati alla nostra offerta. Del resto queste continue evoluzioni dimostrano come i social network siano uno strumento di marketing sempre più potente ed utile per qualsiasi attività.

Staremo a vedere! Intanto non rischiare, affida la tua comunicazione social ad un team di professionisti!