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Impariamo a gestire i social grazie a strategie e trucchi di grandi brand

Anche se non con gli stessi numeri, possiamo prendere spunto dai casi di successo per modellare una strategia social vincente: puntando su autenticità e creatività.

Federica Fasoli

Pubblicato il 12 Giugno 2020
6 minuti

Quella campagna è su tutti i social. La vedi ogni giorno passare sui tuoi feed, e provi anche una certa invidia perché avresti voluto essere tu a fare quella sponsorizzata e ad avere lo stesso successo. Il problema però è che tra te e loro un pochino di differenza c’è: il budget a disposizione e il nome del brand.

Tutto ad un tratto il castello che stavi costruendo con l’immaginazione si rompe in mille pezzi, la tua impresa non è neanche lontanamente equiparabile a quel nome che tutti conoscono.

Però, c’è sempre un però… Magari non riuscirai ad arrivare alla grandezza di marchi come ad esempio Coca Cola o Starbucks, ma sicuramente puoi prendere spunto dalla strategia e dai trucchi con cui questi grandi brand gestiscono i canali social.

Quindi smettila di invidiare e fantasticare, è ora di passare ai fatti: inizia ad osservare come fanno i migliori e ad imparare.

Gestire i social come i grandi brand: trucchi e strategie

Oggi vendere sembra essere l’obiettivo principale di piccoli e grandi brand, e lo è diventato anche sui social. Forse però dimentichiamo che prima del vendere esiste il comunicare e il far percepire.

I social media sono ottime piattaforme da collocare all’interno di un funnel in cui il fine ultimo può essere la vendita, ma ricorda bene che i social network sono nati per comunicare e non per fare acquisti.

Un utente non arriva sul proprio feed di Instagram o Facebook come se andasse in un negozio (nonostante sia nato Facebook Shops), ma come se si recasse nella piazza di paese per discutere di cose che interessano e che conosce.

Le strategie di successo dei grandi brand sui social media partono sempre dalla comunicazione e dalla costruzione di un dialogo. Ne vediamo alcune e cerchiamo di imparare a gestire i social come i migliori senza dover spendere un patrimonio e con trucchi infallibili.

Fai emergere la tua personalità

Non è semplice come sembra. Essere se stessi e mostrare la propria personalità per un brand, non significa pubblicare come capita. È un’azione di comunicazione che necessita di una strategia ben strutturata e sono 5 le cose importanti da tenere a mente:

  • mantenere il tone of voice che rappresenta la tua impresa.
  • non avere paura di condividere le proprie vulnerabilità;
  • non prendersi mai troppo sul serio e prendersi in giro se si commettono errori;
  • bisogna essere capaci di stare al gioco con gli utenti ed essere sempre cordiali;
  • essere genuini.

Far vedere cosa si nasconde dietro le quinte rende un’azienda o un brand più umani e questo avvicina molto di più potenziali clienti e lead in target.

Uno dei trucchi che utilizzano i grandi brand per implementare questa strategia di “umanizzazione del brand” è utilizzare tool di social listening: le orecchie dei social praticamente. Sono strumenti di ascolto dell’audience e servono a comprendere cosa dicono le persone sul tuo brand o sulla tua azienda.

Un esempio italiano di una strategia di comunicazione volta alla genuinità è quella di Benedetta Rossi di “Fatto in casa da Benedetta”, il suo personaggio così genuino ha fatto breccia nel cuore di casalinghe e chef amatoriali tanto da diventare praticamente se stessa il brand e al tempo stesso influencer di marchi che si servono dei suoi video per farsi promozione.

Ovviamente, chi ha curato la strategia di “Fatto in casa da Benedetta” ha prima ascoltato il target, e dopo aver capito cosa gli utenti cercavano è nato il format ed il personaggio.

Adotta un servizio clienti… Social!


Molto probabilmente la tua azienda non ha un team adibito al social customer come i grandi brand, ma questo non vuol dire che tu non possa utilizzare questa strategia. Ci sono molti strumenti gratuiti che ti permettono di ascoltare e monitorare i social media. Grazie a questi tool puoi dare un’occhiata alle menzioni delle persone, scoprire se ci sono domande che ti riguardano sul web e rispondere così immediatamente tramite i social media.

Facebook Messenger consente di impostare anche risposte automatiche con link e pulsanti per canalizzare le richieste, e ancora meglio permette la creazione di Chatbot che interagiscono con l’utente.

Cosa sono i chatbot? Sono software di intelligenza artificiale in grado di simulare una conversazione intelligente con chi li attiva, innescando una rete complessa di question & answer. Ti ricordi di Clippy la graffetta che spuntava nel foglio Word per aiutarti? Ecco lei è l’antenata del Chatbot.

Un esempio funzionale di ChatBot Messenger è quello dello di Meteo.it. Con alcuni messaggi si possono ottenere indicazioni dettagliate sulle condizioni meteo di qualunque località.

Utilizzando questo accorgimento risparmierai molto tempo e il tuo brand o la tua azienda saranno visti di buon occhio perché attenti alle necessità del cliente. Ovviamente stai attento a non esagerare, le risposte devono essere sempre attinenti alla domanda, altrimenti otterrai l’effetto contrario.

Mettici la faccia

Il video è lo strumento più potente e d’impatto attualmente sui social media. Un esempio di quanto possa essere efficace lo ritroviamo in una pubblicità di un grande brand ed è l’utilizzo che ne fa Coca Cola.

Credo ricorderai la campagna contro i pregiudizi lanciata sul canale Youtube in cui un gruppo di persone interagisce nella completa oscurità; nel parlare nessuno si accorge delle differenze fisiche e di abito che vengono fuori nel momento in cui viene accesa la luce.

Il video termina con una frase d’effetto “Le etichette sono per le lattine e non per le persone”.

Questa campagna ebbe un successo enorme e anche se ovviamente starai pensando che non sei Coca Cola, è comunque possibile utilizzare una strategia di questo genere per creare il tuo video. Puoi servirti anche semplicemente di uno smartphone e far entrare la tua azienda o il tuo brand nelle case delle persone, grazie a format di intrattenimento o di divulgazione.

Questa strategia può fare da corredo all’umanizzazione della tua azienda, quale modo migliore se non il girare un video per far vedere il dietro le quinte del tuo team?

Trova i tuoi influencers o ambassador e non lasciarteli scappare

Pensi che la tua azienda sia troppo piccola per trovare un influencer che voglia avere a che fare con il tuo brand? Niente di più sbagliato, e ti spiego perché.

Il segreto per trovare persone che vogliono supportarti è quello di cercarle nel mercato di riferimento giusto. Uno strumento utile e gratuito per la ricerca fino a qualche tempo fa era Klout: tool che analizzava gratuitamente la presenza online e attribuiva un punteggio sull’influenza sui social (chiuso nel 2018, sembra in concomitanza con l’entrata in vigore del GDPR).

Oggi esiste Tribe, ottima piattaforma per chi non ha un seguito enorme perché connette la tua azienda o brand con micro-influencer di nicchia; se offri un servizio di interesse per il tuo target di riferimento ristretto e ben definito, trovare influencer sarà semplicissimo.

Una volta trovate le persone adatte alla tua campagna, interagisci con loro e con i contenuti che condividono fino ad arrivare a fare networking e coltivare relazioni più ravvicinate, in questo modo potrai permetterti di offrire una versione di prova del tuo servizio o un test del tuo prodotto e fare in modo che ne parlino sui loro canali social.

Non dimenticare inoltre che gli influencers non sono solo all’esterno della tua azienda, sono validi sostenitori di un brand i dipendenti stessi. Ecco che qui assume importanza la figura dell’ambassador.

Anche in questo caso la strategia di comunicazione è fondamentale, insieme ad una forte cultura aziendale.

Per fare in modo che le persone nel tuo team diventino dei veri e propri portavoce positivi del brand, condividi con loro delle linee guida per comunicare sui social media e predisponi qualche ora di formazione sull’argomento. In questo modo non rischierai di inciampare in fail disastrosi e deleteri per la nomina fino ad ora conquistata.

I momenti di formazione ti aiuteranno anche a capire chi è tagliato per il ruolo e chi lo è meno, e ideare una strategia che coinvolga i dipendenti che si prestano a comunicare l’azienda per la quale lavorano.

C’è una strategia ancora migliore degli influencers: gli user generated content

In questo caso non hai davvero bisogno di possedere il budget di grandi brand. Per creare una campagna di user generated content (o UGC) e cioè contenuti generati dagli utenti ti occorrono le persone e il legame che hai saputo costruire nel tempo con loro. Solo le persone che si fidano del tuo marchio e stimano la tua azienda lasceranno recensioni o commenti anche senza che tu glielo chieda.

Le recensioni sono contenuti ancora più efficaci di un post aziendale sui social. Se ci pensi chi lascia una recensione positiva o un commento del tuo servizio o prodotto, diventa automaticamente un influencer perché visto dagli altri utenti come un punto di riferimento.

Le persone credono anche agli sconosciuti se qualcosa è oggetto di raccomandazione durante una conversazione. In quel caso il prodotto/servizio ha ottime possibilità di essere acquistato.

La condivisione dai social dei propri clienti è un’altra strategia azzeccatissima. Grandi brand italiani come Fiat ad esempio fanno spesso repost di foto su Instagram di clienti o condividono immagini anche storiche da gruppi Facebook dedicati ai motori.

Le strategie di aziende note sono un ottimo spunto per imparare a gestire i social come i grandi brand, e anche se hai poco budget puoi comunque prendere in prestito qualcosa da loro e trarne ispirazione per strutturare la tua strategia.

Una frase di Peter Friedman è molto attuale, in un contesto come quello odierno sempre più direzionato all’automazione: “Se date un tocco di umanità al vostro social media marketing, otterrete risultati migliori”.

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