Gestione social media

Hashtag: li sai usare?

Sui social se ne vedono tanti, sono preceduti da un #cancelletto e accompagnano post e tweet: sono gli hashtag. Tu li usi nel modo giusto?

Federica Fasoli

Pubblicato il 24 Aprile 2015

Hashtag deriva da “hash” cancelletto (#) e da “tag” etichetta.

L’hashtag è un’etichetta preceduta dal cancelletto che contrassegna delle parole chiave sui social indicizzando i contenuti in modo semplice. Si usano per tracciare un tema o un evento oppure per aumentare la brand popularity. 

Il vantaggio nel suo uso è che l’hashtag rende visibile il tuo contenuto a chiunque sia interessato a quello stesso argomento, anche fuori dal tuo network, diventando così uno strumento one to many per informare e creare community stabili.

Come si usano gli hashtag?

Alcune indicazioni generali:

  • Scrivi hashtag specifici che siano pertinenti all’argomento
  • Usali con parsimonia: non esagerare, sono utili ma troppi hashtag tutti insieme non servono a nulla e possono rendere difficoltosa la lettura. Da uno a tre è il numero giusto (dipende poi dai singoli social)
  • Usa hashtag noti: non creare hashtag tipo #chetelodicoafarequantosiamobravi. Sono fastidiosi e non portano a nulla, piuttosto, se vuoi proprio inventarne uno fai in modo che diventi “di tendenza” e che si faccia strada nella giungla dei topic. 

Hashtag su Twitter

Twitter è il parco giochi dei bimbi hashtag, il luogo dove l’hashtag trova la sua ragion d’essere. Nei tweet che ne hanno l’engagement è di due volte superiore rispetto a quelli che ne sono sprovvisti. In un tweet uno o due hashtag sono più che sufficienti, inserirne di più renderà il tweet illeggibile. Pensa che le interazioni aumentano fino al 100% se sei un utente, del 50% se sei un Brand.

Hashtag su Instagram

Su Instagram si trovano papiri di hashtag sotto le foto. Belle o brutte che siano, con qualche hashtag ad hoc esse avranno quasi l’80% di possibilità in più di essere oggetto di interazioni rispetto ad una foto che non li ha. Ci sono varie scuole di pensiero a riguardo, ricerche ma nessuna regola vera e propria: utilizza sempre il criterio della pertinenza e non sbaglierai. Tante foto con più di 10 hashtag hanno molte interazioni sì, ma di che qualità sono? Sono persone reali interessate al nostro brand? Sono spam? Sono capitati lì per caso? Meglio la qualità che la quantità, in molti casi.

Hashtag su Facebook

Su Facebook l’utilizzo di hashtag ha davvero poco appeal. Si è tanto discusso su quanto fosse necessario corredare i post di hashtag: il risultato è che la visibilità e le interazioni guadagnate con uno o due hashtag sono quasi irrisorie rispetto a post che non he hanno, per questo continua pure a lasciare i post di Facebook liberi da cancelletti vari.

Hashtag su Google Plus

Su Google Plus il discorso hashtag è molto particolare: ad ogni post creato viene assegnato in automatico un hashtag che compare in alto a destra anche se non ne hai aggiunto nessuno. È modificabile, può essere di ispirazione per post futuri, aumenta le possibilità di essere trovati. Ne puoi aggiungere degli altri, 3 è un buon numero ma puoi arrivare a 5 senza stancare. L’indubbio valore di questa pratica è che questi hashtag vengono inseriti nelle ricerche di Google.