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SEO Local Strategy, le novità da sapere
Dal 1° settembre 2016 è attivo Google Possum, l'aggiornamento dell'algoritmo dedicato alla Local Search che ha reali conseguenze sul posizionamento dei risultati di ricerca geolocalizzata. Ecco quali
Dal 1° settembre 2016 è attivo Google Possum, il nuovo update dell’algoritmo dedicato soprattutto alla Local Search. Il principale cambiamento interessa infatti local pack, portando da sette a tre il numero di place visibili nei Google Maps Results quando si fa ricerca per parole chiave geolocalizzate, ovvero “parola chiave + area geografica”. Compito quindi dei vari responsabili web/e-marketer sarà quello di adeguare la propria strategia e il sito aziendale a questa novità
Secondo il portale specializzato Search Engine Land, lo scopo di questo aggiornamento è offrire risultati quanto più diversificati possibili e arginare il fenomeno dei “virtual office”, la creazione sulla mappa di sedi fittizie in punti strategici solo per ottenere più visite al proprio sito grazie ai risultati geolocalizzati.
Vediamo dunque in concreto quali saranno le implicazioni per i marketer:
1- Migliore posizionamento local per le attività al di fuori dalle aree cittadine
Finora, le attività situate al di fuori dei limiti fisici della città avevano maggiori difficoltà a raggiungere buone posizioni per ricerche del tipo “attività + nome città”. Ad esempio, per un avvocato appena fuori Milano era praticamente impossibile posizionarsi tra i risultati di ricerca per “avvocato Milano”. Con Google Possum, sembra invece che aver guadagnato moltissime posizioni.
2 – Risultati diversi in base alla posizione:
Sempre secondo i test del portale inglese, i risultati dipenderanno anche da dove si trova l’utente che lancia la ricerca: più lontano è l’utente rispetto al luogo interessato dalla ricerca, più ampia sarà la mappa mostrata nella SERP e, di conseguenza, più attività saranno filtrate.
Se invece l’utente si trova già nell’area di riferimento, i risultati saranno molto più circoscritti. Di conseguenza, se si vuole verificare il ranking di un sito nella Local Search sarà necessario impostare, attraverso appositi tool (come ad esempio Bright Local), il luogo dal quale simulare la ricerca.
3 – Risultati in base a indirizzo e similarità:
In passato, Google filtrava i risultati di ricerca local in base al numero di telefono o al dominio: così, attività che avevano numeri di telefono e nomi di dominio molto simili non venivano mai visualizzati insieme nei risultati di ricerca, perché Google li considerava una forma di spam. Per questo motivo è ora buona prassi dotarsi di un solo profilo Google My Business per la propria attività, con una precisa configurazione NAP (Name, Address, Quindi se all’interno dello stesso palazzo sono presenti diversi liberi professionisti, questi non verranno mostrati contemporaneamente; ma anche che se in una stessa via ci sono attività simili e quindi concorrenti tra loro (ad esempio due centri estetici), una delle due verrà filtrata.
I risultati visualizzati, inoltre, rispecchieranno anche il giudizio sul livello di pertinenza tra il contenuto della scheda Google My Business e la ricerca effettuata dall’utente. Se ad esempio all’interno di uno stesso edificio ci sono due studi di commercialisti, ma uno solo è specializzato in pratiche antiusura, questo avrà più possibilità di essere visualizzato se l’utente inserisce una query specifica.
4 – Risultati più sensibili ai cambiamenti di keywords:
Con Google Possum configurazioni di keywords diverse, anche solo lievemente, l’una dall’altra producono risultati diversi nella Local Search: una ricerca con “estetista Parma”, “Parma estetista”, “estetista a Parma”, i risultati visualizzati non saranno gli stessi.
5 – Risultati local sempre più slegati dai risultati organici generici
In fatto di ranking, le schede Google My Business sembrano avere vita propria rispetto al sito web a cui linkano. Ciò significa che se il sito di una pizzeria in via XY a Pistoia non appare in prima pagina tra i risultati organici, può comunque apparire nel 3-pack dei risultati geolocalizzati se la sua scheda Google My Business è pertinente alla ricerca compiuta dall’utente.
6 – Come cambia la Local SEO con Possum:
Tra le linee guida ufficiali, relativamente alla Local SEO, Google dichiara che i principali fattori di ranking per un’attività che ha una scheda Google My Business sono:
- Completezza e correttezza dei dati
- Sede verificata
- Orari di apertura aggiornati
- Recensioni e risposta alle recensioni
- Foto dell’attività (possibilmente fatta da un professionista certificato)
Inoltre, Big G afferma che il ranking dei risultati local dipende da:
- Coerenza tra i dati inseriti nella scheda Google My Business e la ricerca effettuata dall’utente
- Distanza tra l’utente e l’area geografica interessata dalla ricerca
- Evidenza, cioè la notorietà di un determinato luogo, che Google calcola tenendo conto del numero e dell’autorevolezza dei link d’ingresso, nonché delle recensioni ottenute dall’attività
La prima diretta conseguenza è che oggi più di prima la compilazione della scheda My Business non potrà prescindere da un lavoro accurato di SEO copywriting e che, in definitiva, progettare i contenuti per la scheda GMB non è un’attività diversa dallo scrivere i testi per il proprio sito web.
La scheda dovrà essere trattata come una sintesi della presentazione aziendale, dal “chi siamo” all’offerta di prodotti o servizi, al contatto, stando ben attenti a inserire contenuti (testuali e visivi) dettagliati.
Consigliata infine, per una buona strategia di Local SEO, la cura delle relazioni con i propri clienti: richiedere e ottenere dai propri clienti di lasciare la propria recensione e valutare l’attività sarà sempre più importante per ottenere un buon posizionamento tra i risultati local.