Content Marketing Marketing

Content is (still) king: evoluzioni, novità e casi di successo del content marketing

Più ci si allontana dal momento storico in cui è nato internet, più le le abitudini delle persone si evolvono velocemente: dall'utilizzo stesso di internet agli algoritmi dei motori di ricerca. Oggi, per mantenere i propri contenuti al passo con i tempi è ssenziale renderli utili e di qualità.

Stefania De Scisciolo

Pubblicato il 22 Luglio 2020
8 min e 13 sec

Lo sappiamo, lo sappiamo… “Content is king” è ormai praticamente una frase fatta. Ogni web agency l’avrà utilizzata almeno una volta per creare una grafica super colorata da social. E pensare che questa frase ha quasi 25 anni. Venne utilizzata per la prima volta nel 1996 da Bill Gates in un saggio in cui, esprimendo la sua opinione su Internet, diceva che sarebbe diventato un mercato per i contenuti (vedendo poi come si è evoluta la Rete, più che opinione potremmo dire previsione).

Il contenuto quindi è ancora il re? E il content marketing è ancora importante oggi?

Per rispondere velocemente, sì, lo è. E per cavalcare la moda delle frasi fatte, potremmo dire che il contenuto is the new black 🙂 per 3 importanti ragioni:

  • racconta ai clienti e si focalizza sui loro bisogni e soluzioni per risolverli in modo naturale;
  • attrae e coinvolge le persone, non le interrompe;
  • è orientato alle persone e non al brand.

Sono cambiate molte cose dal saggio di Bill Gates… Dalle abitudini delle persone, all’utilizzo stesso di Internet, agli algoritmi dei motori di ricerca; oggi per fare in modo che il contenuto sia ancora il re deve essere utile, pertinente e di qualità.

 

Content marketing in evoluzione

Content is (still) king: evoluzioni, novità e casi di successo del content marketing

Torniamo per un attimo con la mente a prima di internet. I contenuti conosciuti erano il programma televisivo, il film e poi c’erano gli spot pubblicitari, con format anche abbastanza complessi.

Oggi la velocità di Internet, l’attenzione sempre minore delle persone e le evoluzioni del marketing hanno creato un mondo in cui non esiste più un vero e proprio divario tra intrattenimento e spot pubblicitario, informazione e advertising.

Le aziende mirano a progettare contenuti che informano, aiutano, formano, ma allo stesso tempo ti vendono qualcosa; anche se spesso, non riusciamo a rendercene conto nell’immediato, perché magari siamo capitati ad entrare nella parte superiore del funnel.

La pubblicità oggi è più sottile, e – passami il termine – più subdola, ma palese.

Ad esempio, pensa alla tua serie preferita su Amazon o Netflix e dimmi se non ti sei mai imbattuto nella scena in cui il protagonista beve una Coca Cola o scrive su di un Mac.

L’attore in quel preciso momento influenza le tue decisioni di acquisto, sta facendo pubblicità.

Ecco il motivo per cui le aziende, oggi, scelgono influencer o micro-influencer per le loro campagne di marketing. E non solo, li scelgono anche perché autori di user generated content. I contenuti creati dagli utenti attorno ad un brand o ad un prodotto grazie a stories, video, immagini creative, foto, parlano direttamente al loro pubblico, innescando un passaparola potente che rende ciò che viene comunicato autentico.

 

Perché fare content marketing, quindi?

Investire nel content marketing influisce sui consumatori e ne influenza i comportamenti. Questo perché il contenuto per funzionare oggi deve essere mirato, personalizzato e su misura per un pubblico che vuole delle soluzioni concrete.

Uno dei maggiori vantaggi che dimostra davvero l’importanza del marketing dei contenuti è la reputazione che costruisce. Se il contenuto è accattivante, educativo, di qualità, la tua azienda o il tuo prodotto sono percepiti allo stesso identico modo e infondono fiducia.

Inoltre diversificare la strategia di content marketing sfruttando costantemente i vari canali che il digitale offre, ti mostrerà come leader del settore e porterà maggiori conversioni.

 

Le novità nel content marketing da seguire per diversificare la strategia

Content is (still) king: evoluzioni, novità e casi di successo del content marketing

Creazione di contenuti per la ricerca vocale

L’utilizzo della ricerca vocale è in una fase di crescita esponenziale. Secondo degli analisti di Juniper Research, il numero di assistenti vocali installati su smartphone e dispositivi di ricerca vocale supererà quello della popolazione mondiale, raggiungendo quota 8,4 miliardi entro il 2024.

Alla fine di quest’anno ci saranno 4,2 miliardi di dispositivi che, a livello globale, avranno in uso gli assistenti vocali.

Sempre più persone quindi utilizzeranno al posto delle dita, la propria voce.

I contenuti per essere di qualità ed attirare l’attenzione devono saper anticipare le domande del pubblico ed essere esaustivi per la tipologia di quesito.

 

Realtà aumentata e content marketing

I contenuti non sono solamente testuali, questo ormai è assodato. Soprattutto tra la GenZ si è evoluto un nuovo modo di creare contenutistica. Hai presente i filtri di Instagram, Snapchat o gli effetti di TikTok? Oltre ad averne di propri, questi social permettono agli utenti di crearne di nuovi, personali.

Anche un’azienda o un brand possono avere il proprio filtro o effetto per promuoversi e realizzare campagne di content marketing divertenti e d’impatto. Su Instagram ad esempio è possibile dare libero sfogo alla creatività grazie a Spark AR Studio il software per pc con il quale ogni utente può creare e personalizzare i propri filtri in realtà aumentata.

La cosa divertente è che anche le Istituzioni si sono lasciate prendere la mano: l’Ambasciata italiana a Washington ha creato il suo primo filtro.

 

Contenuti live streaming e video

Negli ultimi anni la popolarità di video e live è salita alle stelle. Il video è oggi una delle forme di contenuto più popolare e ad alto engagement.

Tutti i social network consentono di creare live streaming, video e stories; ultimo arrivato ad esempio Twitter con i Fleet o LinkedIn Live e LinkedIn Events.

 

Conversational content marketing

Uno dei trend più importanti da qui al prossimo futuro. Brand e aziende hanno capito che per accompagnare i lead alle conversioni è necessario il dialogo.

Avviare conversazioni con il target di riferimento rende il brand e le aziende più umane e il messaggio o contenuto più personalizzato e mirato.

Il conversational marketing si sviluppa in tantissime forme di contenuto: dai chatbot, ai video party di Facebook ai più generici messaggi sui social network.

 

Il contenuto sarà sempre più dinamico

Personalizzazione è la parola chiave. Oggi, chiunque si aspetta di ricevere messaggi personalizzati in grado di rispondere a delle specifiche esigenze. Per questo i contenuti diventano dinamici.

Cosa sono i dynamic content o contenuti adattivi: sono contenuti che cambiano in base al  comportamento, alle preferenze e agli interessi dell’utente. Si generano al momento in cui viene effettuata una richiesta su di una pagina web o una mail.

Il contenuto dinamico è perfettamente personalizzato poiché si adatta ai dati che recepisce e comprende dall’utente e dai tempi di accesso, con l’obiettivo di offrire un’esperienza online accattivante e soddisfacente.

Il classico esempio di dynamic content è quello delle landing page, le quali cambiano il contenuto in base all’utente che accede, grazie ai dati acquisiti dalle precedenti interazioni con la pagina web in questione.

I contenuti dinamici permettono quindi di aumentare le conversioni per via dell’elevata personalizzazione raggiunta analizzando i dati.

 

3 casi di successo nel content marketing

Di esempi di content marketing di successo puoi trovarne tantissimi in Rete, alcuni sono molto recenti, quando nel periodo di pieno Covid-19 molti brand e parecchie aziende hanno dovuto fare i conti con chiusure inaspettate e cali di fatturato non previsti.

 

Nike

Nike come azienda sportiva è stata costretta a chiudere temporaneamente i suoi negozi in posizioni geografiche chiave per il brand: Stati Uniti, Europa occidentale, Canada e Australia.

Per far fronte a questa problematica Nike ha deciso di investire nel content marketing per aumentare il coinvolgimento dei consumatori.

Come? È stata realizzata un’app Nike Training Club per offrire allenamenti in streaming e consigli dagli esperti in varie discipline, gratuitamente; e sono stati inoltre creati contenuti per il sito web e per i canali social, in modo da dare ai milioni di followers suggerimenti su come tenersi in forma da casa.

Per promuovere queste iniziative Nike ha sviluppato la campagna di marketing, Play for the World, un gruppo di sostenitori e di atleti che mostrano agli utenti come fare per mantenersi in forma durante la pandemia.

 

Tannico

Tannico è un’enoteca online con un catalogo di oltre 7.000 etichette con un business che nell’e-commerce è cresciuto più del 40% negli ultimi mesi. La loro strategia di content marketing è focalizzata sui produttori, sul territorio e sui vari vini disponibili, il tutto unito da una strategia di storytelling sviluppata soprattutto tramite newsletter.

Tannico invia regolarmente e-mail agli utenti per raccontare storie su di un territorio, un produttore o un vino. Sono newsletter personalizzate e coinvolgenti, scritte con un copy emozionante ed evocativo che riesce a far viaggiare in tutta Italia con la fantasia, anche restando in ufficio.

E dopo che con l’immaginazione si è stati in una bella tenuta in Toscana circondati da vigneti, è quasi impossibile non acquistare un buon Morellino di Scansano 🙂

 

Slack. Quando il content marketing si ascolta

Il podcasting può rivelarsi un importante strumento di content marketing per sviluppare e rafforzare il brand. Lo sa bene Slack che si è cimentato nella creazione di contenuti editoriali di qualità per incrementare gli utenti con l’organico.

La scelta di puntare sul podcast è per presentare Slack ai potenziali clienti, prima di far acquistare loro il prodotto. Quindi far conoscere le potenzialità del tool raccontandole per allargare organicamente il bacino di utenti.

E pensa che il primo esperimento risale al 2015 con una serie chiamata Variety Pack che ruota attorno alle dinamiche di ufficio e racconta storie di persone che svolgono lavori insoliti.

La serie ha dato vita poi al podcast Work in Progress, format che continua a raccontare le dinamiche di ufficio con un tono più business e che vuole evidenziare la complessità quotidiana di interfacciarsi con i colleghi, anche da remoto; distanza che Slack punta a ridurre.

 

Content is still the king? La risposta è affermativaContent is (still) king: evoluzioni, novità e casi di successo del content marketing

La pubblicità display come banner e video promozionali che spuntano ovunque sta diventando meno efficiente e desiderata. Molte persone installano Ad blocker per evitare di essere bombardati da annunci inutili. E le aziende e i brand si sono accorti di questa tendenza.

La nuova sfida ora è raggiungere il proprio target e trovare nuovi modi, creativi, per farlo.

Il content marketing è la soluzione poiché informa, intrattiene, educa e offre valore perché utile. E sono le persone stesse a decidere quando usufruirne.

C’è stato un tempo in cui il messaggio pubblicitario era il re. Oggi i costi elevati, lo sviluppo della tecnologia e dei dispositivi, la scarsa efficacia e le innumerevoli possibilità offerte dal mondo del web hanno passato la corona al content marketing.